Un lungo viaggio sulle ali di Huginn e Muninn. L’ascolto di questo meraviglioso album debutto di dark ambient mi ha dato questa impressione immediatamente, di essere a cavallo di dei due corvi, percorrendo cieli neri, invernali, opachi, tra nuvole della memoria e del pensiero, sentendo il gelido vento sferzare il volto.
Viaggio assorto nella landa dell’uomo, alla ricerca della sostanza della percezione, in un mondo dove la percezione è vittima dell’Horror Pleni. L’artista italiano qui ci riporta al vacuum, al vuoto siderale e accogliente, dove tutto si muove a rallentatore, un po’ come il volo del pipistrello di Herzog, lentamente, inesorabilmente ci si lascia invadere dai movimenti di un disco che magnetizza, ipnotizza e lascia addosso una sensazione di caduta di ogni difesa percettiva.
Avvalendosi di grandi contributi artistici da realtà come Alexey Tegin dei Phurpa, Flowers For Bodysnatchers, Infinexhuma, New Risen Throne, Northaunt, Taphephobia, Treha Sektori, Ugasanie e Xerxes The Dark, THE SUBSTANCE OF PERCEPTION è un viaggio rituale, un lungo volo al di là di noi stessi, dove il cielo in cui volare porta sempre il nostro nome.
ALex
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