Uross OVUNQUE È LA BELLEZZA CHE NON VEDI

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Uross è un cantautore, una one man band che poi collabora con alcuni musicisti, ma che di fatto gestisce autonomamente la sua sigla artistica.
Un cantautore fotografo, che dai suoi pensieri, dalle visione che della vita che ha stampa fotografie musicali…

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Carmine Torchia- AFFETTI CON NOTE A MARGINE

Di questo cantautore sui generis mi occupo ormai da anni. Posso definirlo un vecchio e caro amico, anche se non riusciamo mai a stare 5 minuti a chiacchierare tranquillamente. Ma in fondo l’amicizia è anche questa, sapere che una persona “c’è” e sapere di lei e delle sue avventure. Questo nuovo disco è un racconto vero e proprio, fatto da chi per molto tempo ci è stato lontano e si lascia andare alle parole, agli eventi e incontri che ha vissuto la prima volta che si trova davanti a noi.
C’è una forza delicatissima (nelle ballad intimiste come nei brani più ritmati), che riesce a muoversi tra i filari delle nostre emozioni (“Amarti come l’ombra che segue il corpo in gravità”), preoccupazioni (“C’è soltanto da adeguarsi ai lavori saltuari”), rabbie (“La democrazia, lei se n’è andata a puttane”)… accarezzandone ogni frutto e lasciando che maturi per poi diventare altro. Questo “altro” è la musica stessa di Carmine, che si muove tra colto cantautorato, intelligentissimo pop, psichedelia (mai come ora, nostro omaggia i Pink Floyd e un’acida attitudine prog/psichedelica a cui è legato da sempre), con ricordi di Battisti in alcuni casi, Battiato e ne l’ “Amore è un atto politico” reminiscenze della Ruggero -concedetemelo, c’è qualcosa nella progressione armonica del cantato che mi ha riportato alla mente lei- e Luca Dirisio.
Affetti con note a margine è una profonda ed emozionante Spoon River epistolare, in cui le righe mai dette possono essere lette o raccontate, come dicevo all’inizio.
Questo artista calabrese sta proponendo un suo percorso molto curato e attento, costruito passo dopo passo assimilando la migliore musica e influenza italiana (Morgan, Battiato, un gusto per l’elettronica pop presente in Gazzè e nella scuola romana, la vecchia guardia dei cantautori italiani così come i più interessanti “moderni”) e internazionale (Bob Dylan…), mescolata secondo la sua personale visione del mondo e della società. Scegliendo sempre molto attentamente il filo conduttore tra narrazione e musica, con strumenti azzeccatissimi che si muovono tra naturalità ed elettricità, ha una volontà di trasmettere e mai di stupire.
Tra impegno civile e culturale, Carmine Torchia è una delle proposte più belle e imperdibili del nostro panorama musicale, un attento astronomo capace di cogliere l’essenza delle stelle che osserva per portarcene un po’ sulla terra attraverso la sua musica.

ALex
Back In Black
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Luca Bussoletti – “Pop Therapy”

Quando mi dicono “pop” mi ritraggo come una lumaca a cui sono state toccate le antenne. Insomma, chiudo gli occhi e scappo in casa. Perché?! Perché, dietro il concetto di “popular” si nasconde il mostro della banalità e dell’approssimazione più totale.
Ma… (c’è sempre un “ma”) dietro il pop ci sono anche pochi e validi casi di intelligenza applicata, di gusto per la canzone e il testo, misto a capacità di autoironia e ironia che si tingono di sguardi sul sociale e sulla vita. Insomma, ci sono dischi come questo “Pop Therapy” di Luca Bussoletti, che cura dalla ritrosia e dalla diffidenza verso un genere abusato.
Il cantautore romano lo conosco bene, non mi nascondo affatto, e ho seguito con molto piacere la sua carriera, vedendolo anche live in una libreria di Roma, alle prese con una bella cover acustica (chitarra e voce) dei KARMA POLICE. Nei suoi album, ha saputo declinarsi secondo le sue esigenze espressive e artistiche, ponendo l’accento su quanto la sua anima avesse da raccontare(si) in quel momento.
Ora, con l’ultima release, si getta a capofitto in un territorio – e la cosa viene confermata dai testi e nei ringraziamenti – vintage/nostalgico, legato agli anni ’80 che fanno capolino qua e là anche negli strumenti e nei suoni utilizzati oltre che in alcune strutture musicali. Con questo però non dico che ci sia un album “suonato, pensato, fatto” per essere anni ’80! Attenzione. C’è, diciamo così, un’attitudine anni ’80 che non si allontana dall’Oggi ma anzi ci si tuffa sporcandosene.

Pop Therapy è un disco che diverte, just for fun, che fa scuotere la testa e i sorrisi, che alterna momenti “ludici” come “L’amore invece fa benissimo” (“Oohh l’amore invece fa benissimo ed è per questo che ci spendo i miei 50 euro”), al ritmo anthemico di “Duran Duran” piuttosto che al beat minimal-dance di “Come scemi”, passando a  brani più intimisti come “Piango da uomo” o “Sussidiario di un vecchio bambino” o prove di genere come nel flow di “Ai posteri”.
10 tracce che scorrono molto bene, che creano l’altalena della leggerezza e del pensiero, canzoni che hanno sempre molte lingue da ascoltare, forse l’unico momento che non ho ben metabolizzato è “Hic sunt leones”, ma per il resto confermo quanto penso di Luca e della sua musica, cioè che i suoi progetti sanno essere dei biglietti di andata e ritorno per viaggi negli uomini di tutti i giorni, straordinari nella loro normalità, nelle loro storie universali, nei pensieri e nelle paure del quotidiano che affrontano.
Piccoli libri da tre/cinque minuti, haiku sonori che ci appartengono e di cui spesso ci dimentichiamo.

ALex
Blister
Back in Black- info:backib@libero.it

Breaking news from… BLISTER_Carmine Torchia e il suo BENE

Prossimamente Blister (ogni giovedì 18.13 su RcF 101.8/ streaming su http://www.radiocentrofiuggi.it) ospiterà l’album del cantautore Carmine Torchia.
Conosciamo da tempo questo artista, polistrumentista e instancabile compositore, e abbiamo avuto modo di “viverne” le diverse fasi di maturazione musicale, che nel tempo lo hanno portato a raggiungere un equilibrio fatto di assoluto e mirabolante funambolismo.
Quest’arte dell’equilibrio si gode anche nell’ultima fatica, BENE, dove  percorsi elettronici/pop (Ma che ne so! – A fine mese) si intersecano con momenti di assoluta naturalezza sonora dal gusto internazionale ed echi di un battiato assorbito e reinterpretato con piglio personale (Tu e Io); chanson de geste di rocamboleschi personaggi (Il bacio del ladro) e auto-rielaborazioni come ne L’Astronomo ; hit vera e propria (se fosse anche in versione anglofona) Cuore Ermetico; non mancano goliardie sfrenate, ma tese all’illuminazione di casi sociali (La cinese e l’italiano) oppure sordine sonore capaci di spiazzare grazie alle liriche come in Case popolari.

In questo piccolo quadro generale, con una scrittura tagliente nella sua morbidezza, Carmine Torchia, mostra uno schermo sonoro intrigante, etereo, che racchiude in sé vita, distopia, utopia e sogno, in un riflesso chiaroscuro che lascia con il fiato sospeso.

ALex
Blister
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